Montefrío, paraíso ibérico
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Quercia da sughero |
La famiglia spagnola di Finca Montefrío gestisce un paradiso rurale in cui vengono allevati maiali, capre e galline; il terreno comprende anche numerose querce da sughero e non - la più antica conta ben 700 anni! - e degli orti, per il consumo di ortaggi a livello familiare.
La filosofia è allevare gli animali in spazi aperti e verdeggianti, nutrendoli con mangime creato in loco a partire da prodotti di qualità. Il tutto è ben accompagnato da molta passione e attenzione alla natura ed al suo ciclo. La fetta più grande di fatturato è dovuta alle maestose querce da sughero, motivo di vanto e fiore all'occhiello dell'azienda.
È stato con evidente emozione che Armando ci ha raccontato che, nonostante non ne trarranno beneficio, loro continuano a piantare nuove querce da lasciare alle successive generazioni; come i genitori di Loli hanno fatto per lei. Infatti Loli, Armando ed Elena credono fermamente nella necessità di restituire vita a questo posto che hanno ricevuto già fertile.
Le querce sono un'importante risorsa anche per l'allevamento: i maiali iberici, infatti, si nutrono delle ghiande, le quali, venendo assunte nella dieta, trasformano i grassi in modo caratteristico. Le ghiande predilette sono quelle delle querce ordinarie, morbide e dolci; le ghiande della quercia da sughero sono invece più acide. I maiali si nutrono principalmente di ciò che trovano attorno alla proprietà; in più gli sono dati vari mangimi a base di cereali, come orzo, mais e grano, acquistati da produzioni biologiche, e macinati.
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Mangime biologico complementare |
Abbiamo avuto la fortuna di assaggiare una carne suina talmente squisita che ci ha lasciati senza fiato, a cominciare dall'antipasto, composto dal celebre Jamon Ibérico, paté di interiora, chorizo e salame. A seguire, ci hanno servito una calda zuppa di patate, porri, cipolle bianche e zucca, il tutto proveniente direttamente dall'orto, per un pasto completamente a km 0. Il pezzo forte del pranzo? Senza dubbio la pluma alla brace, una carne morbidissima, quasi burrosa, accompagnata da un contorno di insalata fredda di patate, zucca e fiori di broccolo. Per finire in dolcezza, un pudding di latte caprino, munto la mattina stessa dalle loro capre ovviamente, realizzato con farina di mais, zucchero e un pizzico di cannella.
Un'esperienza che ci ha permesso di assaporare, non solo i loro frutti, ma anche la loro filosofia.
- Ines, Anna e Ilaria
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